Amante: il significato vero e quello acquisito delle parole

Ieri sera il mio allievo era solo soletto, abbandonato dai suoi compagni, così un po’ per non iniziare un’unità nuova senza di loro, un po’ perché era giusto che potesse approfittare di quell’opportunità solitaria come più riteneva utile per lui, siamo finiti a leggere degli articoli di riviste che aveva con sé.

E abbiamo finito per impegolarci in un discorso complesso su come talvolta le parole perdano il loro significato originario e reale per assumerne un altro, spesso un po’ più negativo o dispregiativo. È un dato di fatto per cui avrei potuto portare decine di esempi (bifolco, pagano, strega, ignorante…), ma la parola da cui è partito tutto è stata, semplicemente amante.

Stavamo, infatti, leggendo un articolo sugli sportivi italiani più famosi e nella parte relativa a Fausto Coppi si menzionava anche la “Dama Bianca” (e tutto il grande scandalo che ne seguì), definendo i due appunto amanti.

Ho spiegato al mio allievo che con il termine amante si definisce una persona che ha una relazione clandestina, non ufficiale, nella maggior parte dei casi adulterina, o perché è sposata o perché lo è l’altra persona coinvolta nella relazione… ma devo dire che il mio allievo è rimasto perplesso.

Amante viene da amare“, mi ha fatto notare. Finisce con “-ante”, quindi è un verbo, un participio presente, mi ha precisato ancora. Esatto! (A volte gli allievi ti danno grandi soddisfazioni!!!). “Allora, amante è semplicemente la persona che ama…”

Eh, sì, è proprio così. Il vero significato è proprio quello. Un significato bellissimo, volendo uno dei più belli in assoluto, che si è riusciti comunque a trasformare in qualcosa di negativo come se amare a volte potesse essere qualcosa di “sporco” o vergognoso…

Possiamo essere amanti della musica, del bel canto, del cinema o di qualsiasi arte, in questo caso l’accezione è semplicemente neutra, ma se accostiamo la definizione al nome di una persona, prende subito un’accezione negativa, come minimo di qualcosa da tenere nascosto. [Tornando alla coppia che ha involontariamente generato la dissertazione, Giulia Occhini ai tempi finì addirittura in carcere e poi dovette recarsi in domicilio coatto in un’altra città, mentre a Coppi fu ritirato il passaporto; alla fine furono entrambi condannati e successivamente riuscirono a sposarsi solo in Messico].

La cosa strana, o tristemente buffa, è che pensando anche alle altre lingue ci si rende conto che questo aspetto un po’ negativo il termine amante lo prende in moltissime culture… Che sia amante, lover, amant, se cerchiamo sul dizionario troviamo definizioni come “chi è legato a un’altra persona da una relazione amorosa specialmente segreta o considerata illecita” anche se in realtà in tutte queste lingue il significato reale, primo, è sempre “colui o colei che ama”…

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